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Non finisce qui la festa!

La Festa di Pontida 2014 si è aperta e chiusa alla grande.

Nonostante il meteo non sempre favorevole abbiamo ottenuto un’ottima partecipazione rispetto agli anni passati confermando la voglia di cambiamento che la Lega Nord, nella figura di Matteo Salvini, sta proponendo con concretezza e senso della realtà.

 

Un susseguirsi di esponenti ed eventi imperdibili in un contesto di festa nel quale trovare facilmente quel calore tipico dell’accoglienza bergamasca: ottima cucina e ottimo servizio tra cui i gonfiabili gratuiti per i più piccoli.

 

Sono stati 11 giorni di lavoro vero utili a rinnovare quello spirito di comunità tra i militanti che si respira in Lega nonché occasione di slancio per continuare nell’attività di tutela e sviluppo della terra che amiamo.

 

Un enorme grazie va a tutti i militanti che hanno lavorato assiduamente in queste settimane, smontaggio e montaggio compresi!

 

Approfitto di questo comunicato per esprimere il mio divertimento nel vedere che qualche quotidiano si è sbizzarrito in fantasiose distorsioni della realtà sia sulla festa che sugli ospiti.

La fantasia e faziosità di molti giornalisti è molto triste sotto l’aspetto professionale e chi vive e conosce la realtà non può che guardarli con pena.

 

… ma le nostre sfide non finiscono di certo qui!

Ci aspettano ancora tante altre battaglie politiche e un nuovo appuntamento per la Festa di Pontida 2015!

 

Il Segretario di Circoscrizione

Tullio Angioletti

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ROBERTO MARONI nell’Isola

Come promesso dal nostro Governatore dopo l’impossibilità a partecipare alle presentazioni di Venerdì scorso, recupererà nella giornata odierna!

Infatti Roberto Maroni sarà a Bonate Sopra alle 15.30 con ritrovo in piazza e poi un tour per mostrargli le opere realizzate dalla giunta leghista.
A seguire si sposterà a Terno d’Isola alle 16.30 per la visita della farmacia comunale in costruzione e per concludere farà tappa alle 17.30 a Pontida al gazebo di Via Bergamo per salutare il candidato sindaco Luigi Carozzi!

Tre occasioni da non perdere!

Cresce la voglia d’indipendenza tra i Lombardi

Con Ponte San Pietro, anche Terno d’Isola allunga la fila di Comuni virtuosi che vogliono più autonomia e indipendenza nella gestione del proprio territorio.

 

È infatti passata con piena maggioranza la mozione che richiede l’indizione di un referendum per l’indipendenza della Lombardia.

 

Una richiesta di un popolo che si sente in grado di gestirsi autonomamente per elevare il proprio livello sociale nonché a garantire quella pace sociale tipica dei popoli padani che viene destabilizzata dallo Stato italiano con una burocrazia nemica del cittadino e la progressiva e neanche velata invasione da Popoli differenti.

 

La democrazia è nel sangue del popolo lombardo e vuole pacificamente veder riconosciuti i propri diritti, prima che sia troppo tardi!

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EcoDiBergamo: Anche Ponte approva mozione per referendum per l’indipendenza

L’Eco di Bergamo riporta la notizia del Referendum seppur travisando la dichiarazione del Segretario di Circoscrizione… confidiamo in un errore in buona fede!

L’importante è che il messaggio principale passi: padroni a casa mostra.

EcoFiBergamo - PonteSanPietro

 

 

Consiglio Comunale

ANCHE PONTE SAN PIETRO VOTA PER IL REFERENDUM PER L’INDIPENDENZA DELLA LOMBARDIA

Anche Ponte San Pietro è favorevole a un referendum per l’indipendenza della Lombardia.

Lunedì scorso, 23 dicembre, infatti il consiglio comunale della cittadina dell’Isola ha approvato a maggioranza la mozione presentata dai consiglieri della Lega Nord Cesare Rota, Renzo Bacis e Valentino Fiori.

“La Lombardia - ha dichiarato il sindaco Valerio Baraldi - è Regione trainante economicamente per lo Stato italiano e da sempre viene citata a modello per la sanità, le infrastrutture, le tante piccole e medie imprese che fanno del lavoro un’ eccellenza anche in tempo di crisi e che portano allo stato italiano milioni e milioni di euro. Continua a leggere

Bergamo: Universitari Padani con Maroni

E’ attesa per domani – giovedì 5 dicembre – la visita del governatore della Regione Lombardia Roberto Maroni a Bergamo, dove si terrà una seduta straordinario della giunta regionale presso la sede dell’Università cittadina.

“È un ottimo segnale, simbolo di quanto è vicina Regione Lombardia al territorio della nostra provincia e ai nostri giovani – dichiara Matteo Villa, coordinatore del Movimento Universitario Padano di Bergamo. Sono numerose le azioni che il presidente Maroni ha realizzato sin ora per agevolare il percorso di formazione scolastica e professionale di noi giovani: pensiamo, ad esempio, all’azzeramento dell’Irap per le start up innovative oppure agli stanziamenti per il rilancio del trasporto locale e per l’edilizia scolastica per quasi 1 miliardo di Euro. Purtroppo lo Stato centrale ci riserva un’attenzione ben diversa, fatta di tagli alle Università meritevoli, come il nostro Ateneo che investe riducendo il debito e di finanziamenti per l’imprenditoria… in Marocco!”.

“Domani ringrazieremo il governatore Roberto Maroni che, convocando la giunta nella nostra università, non solo rende onore al nostro Ateneo e ai risultati ottenuti dal rettore Paleari ma da un segnale di vicinanza ed ascolto ai problemi dei giovani studenti lombardi” – conclude Villa.

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La MacroRegione prende forma!

Con tutte le difficoltà legislative e di coordinamento di un territorio vasto come la Padania, i tre governatori di Piemonte, Lombardia e Veneto alzano la voce contro i parassiti:

LINK alla notizia

14:12 ANSA/ Patto salute e costi standard, il 6 Conferenza Regioni
Regioni nord minacciano uscita da Conferenza.
Nodo riparto Fondo
(ANSA) – ROMA, 4 NOV – Riparte mercoledì 6 novembre, fin dal primo pomeriggio, il confronto tra i presidenti delle Regioni, in seduta riservata, sul nuovo Patto per la salute che, inevitabilmente, finirà per riguardare anche il riparto del Fondo sanitario nazionale da 109,9 miliardi di euro per il 2014.

La scorsa settimana l’attenzione dei governatori si era concentrata sull’attuazione dei costi standard in sanità. Principio accettato da tutte le Regioni, ma il punto di scontro si era acceso su quando introdurli: fin dal 2013 o a partire dal 2014?. Per la prima ipotesi spingono i presidenti di Lombardia, Piemonte e Veneto, Maroni, Cota e Zaia, che hanno minacciato l’uscita dalla Conferenza delle Regioni se i costi standard non saranno introdotti subito. “Se non ci ascoltano – ha detto anche ieri il governatore del Piemonte, Roberto Cota – ci chiediamo che senso abbia rimanere nella Conferenza delle Regioni”. Ed oggi ha ribadito: “I costi standard smascherano chi usa la sanità come centro di potere e vanno applicati subito”.

La definizione dei costi standard, oltre ad essere fondamentale per la sigla del nuovo Patto della salute, determinerebbe anche una diversa distribuzione delle risorse del riparto del Fondo sanitario nazionale, per il quale si usa tradizionalmente, invece, il criterio della spesa storica. Per il riparto, le Regioni del sud chiedono invece l’introduzione di nuovi criteri, come quello della deprivazione, ovvero delle condizioni di salute legate all’indice di povertà, e – ed è una novità – anche delle condizioni ambientali, che determinano peggiori condizioni di vita e conseguenti malattie nelle popolazioni. La questione costi standard potrebbe trasformarsi in un motivo di attrito con il Governo visto che i governatori sono intenzionati a chiedere una modifica legislativa – già nella legge di stabilità – al Dlgs 69/2011. Vorrebbero, insomma, tenere i costi standard fuori dal “Patto”.

All’attenzione dei governatori ci sono anche tutti gli altri punti oggetto del lavoro dei 10 tavoli tecnici istituiti prima dell’estate dal ministero della Salute: cure primarie, assistenza ospedaliera, formazione, farmaci, integrazione socio-sanitaria, mobilità e tariffe, rapporti servizio sanitario-università ed edilizia sanitaria.

Tra i nodi più importanti, resta in piedi l’ipotesi di arrivare a 3,7 posti letto ogni mille abitanti, con un taglio potenziale di 14 mila posti letti complessivi per acuti. L’altro tavolo di lavoro importante riguarda il gruppo di lavoro sui farmaci, rendendo più efficiente la spesa, con la revisione del prontuario e l’individuazione dei prezzi di riferimento. (ANSA).

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Da “Scenari economici”: Esclusivo – Evasione Fiscale: stima nel 2012 di ogni Regione Italiana e degli Stati Europei

Riportiamo un articolo di un blog economico che non è di certo vicino alla Lega Nord e che mostra le differenze territoriali europee e sopratutto nella penisola a dimostrazione che solo una CONFEDERAZIONE può avere la forma per salvarci!

Link a ScenariEconomici

Un amico m’ha chiesto di fare un post che chiarisca il livello d’evasione fiscale nelle varie regioni italiane e nei varie paesi europei, e m’ha pregato di fare qualcosa di semplice e comprensibile ai piu’.

L’operazione non e’ banale: esistono tanti studi (vedi riferimenti) sui paesi europei, e sulle varie regioni italiane, ma divergono tra loro tra anni di valutazione, nella base di calcolo (evasione calcolata su base imponibile o su PIL) e nella valutazione del PIL (nel PIL normalmente si calcola anche il sommerso classico, ma non il sommerso criminale).

Ho incrociato tutti gli studi disponibili, armonizzandoli per periodo e criterio, ed ho efferto 2 letture di stima dell’evasione fiscale.

STIMA DELL’EVASIONE FISCALE (SOMMERSO) NEL 2012 RISPETTO AL PIL

In pratica si evidenzia il PIL sommerso (trattasi di base imponibile sottratta al fisco, gia’ conteggiata internazionalmente nelle stime del PIL stesso). Si badi che a partire dagli anni novanta gli istituti di statistica dei paesi OCSE includono l’economia sommersa nel PIL, inteso come produzione legale di cui la pubblica amministrazione non è a conoscenza a causa di evasione fiscale e contributiva, di elusione della normativa del lavoro (non osservanza delle clausole sociali e di sicurezza, quali salario minimo, numero di ore di lavoro, ecc.), del mancato rispetto di norme amministrative (es. quelle che disciplinano la compatibilità tra attività produttive e contesto ambientale).

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STIMA DELL’EVASIONE FISCALE (SOMMERSO+ECONOMIA CRIMINALE) NEL 2012 RISPETTO AL PIL

Come detto le stime internazionali del PIL includono l’economia sommersa, ma non includono l’economia illegale (o criminale) che si riferisce alle attività esercitate in violazione delle norme penali (es. traffico di stupefacenti), ma anche alle attività di per sé legali ma che non sono tali se esercitate senza adeguata autorizzazione o competenza (es. contrabbando, usura, pratica della professione medica).
La tabella di seguito fa una stima complessiva dell’evasione fiscale, includendo sia l’economia sommersa che l’economia criminale.

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Conclusioni: al di la’ di come lo si legge (con o senza attivita’ criminali), il sommerso e’ una significativa componente dell’economia mondiale, presente anche nelle nazioni OCSE avanzate. In Europa il sommerso e’ minore nelle economia del centro e nord europa, e maggiore nelle economie mediterranee e dell’europa dell’est. L’Italia nel complesso ha un sommerso maggiore rispetto alla media Europea. Ma in Italia vivono realta’ diverse: il Nord Italia vede il sommerso con un peso inferiore alla media europea, con la Lombardia addirittura perfettamente in linea con nazioni come la Francia e la Germania. Nel mezzogiorno d’Italia il sommerso pesa circa il doppio della media europea rispetto al PIL; considerando che la componente del PIL legata al “Pubblico” e’ nel Mezzogiorno significativa, e’ facile comprendere che nell’economia “privata” il sommerso e’ di dimensione realmente considerevole.